Screening
Il test del sangue occulto fecale è la sola strategia di prevenzione che è stata valutata in trial randomizzati. Questa tecnica, seguita dalla colonscopia nei positivi, è associata al 33% di riduzione della mortalità per CCR (rischio relativo 0,67 nello studio Minnesota) eseguita con il test al guaiaco sottoposto a reidratazione e al 15-18% (rischio relativo 0,85 nello studio del Regno Unito) di riduzione della mortalità se viene effettuata ogni due anni senza reidratazione.
Studi caso-controllo giapponesi e italiani mettono in luce una riduzione di mortalità del 50-60% negli utenti sottoposti a screening annuale o ogni due anni con test immunologici. La meta-analisi degli studi randomizzati riporta una riduzione significativa della mortalità del gruppo invitato a screening che raggiunge il 23% per i soggetti effettivamente sottoposti ad almeno una procedura di screening. Per ciò che riguarda l’efficacia dello screening, essa viene misurata da una maggior incidenza nel gruppo di screening dei cancri in stadio precoce secondo Dukes.
La sopravvivenza, infatti, è legata allo stadio al momento della diagnosi con un 94% di sopravvivenza a 5 anni nei pazienti con malattia localizzata, contro il 9% di sopravvivenza quando la malattia è metastatizzata. L’analisi costo-efficacia dello screening con sangue occulto attribuisce un costo misurato in termini di unità di ottenuto (per anno di vita salvata). Nell’analisi eseguita dalla scuola di Harvard nel 1995 lo screening del CCR ha avuto un costo per anno di vita salvata paragonabile a quello di uno screening oncologico già consolidato, come lo screening mammografico.
L’efficacia della ricerca del sangue occulto fecale è legata alla presenza di falsi positivi e di falsi negativi in caso di carcinoma, ma soprattutto alla bassa sensibilità in caso di adenoma, per cui l’American Cancer Society ha deciso di non raccomandarlo come singolo test. Essa, infatti, può ingenerare un falso senso di sicurezza e quindi ritardare la diagnosi in presenza di sintomi. I vantaggi della tecnica sono legati ad una buona accettabilità o compliance da parte del soggetto alla sua ripetibilità nel tempo.
La compliance potrebbe aumentare sopra valori medi del 40% immettendo nel programma i medici di medicina generale come componente attiva della organizzazione: convocazione degli utenti al proprio ambulatorio, distribuzione del test, effettuazione dei richiami. Gli utenti con sangue occulto positivo vengono avviati ad approfondimento diagnostico: colonscopia totale e, se incompleta, clisma opaco doppio contrasto.