Ipotesi sull’origine della vita da forme non viventi, anche se non fu dimostrabile sperimentalmente, fu sostenuta fino al XIX secolo, fino all’arrivo, cioè, di un gruppo di scienziati, definiti meccanicisti, che introdussero l’ipotesi genetica.
L’ipotesi genetica asserisce che l’origine della vita sia avvenuta da forme di vita pre-esistenti. Le prime dimostrazioni furono introdotte dal dottor Francesco Redi, nel 1648.
Ipotesi sull’origine della vita da forme non viventi, anche se non fu dimostrabile sperimentalmente, fu sostenuta fino al XIX secolo, fino all’arrivo, cioè, di un gruppo di scienziati, definiti meccanicisti, che introdussero l’ipotesi genetica.
L’ipotesi genetica asserisce che l’origine della vita sia avvenuta da forme di vita pre-esistenti. Le prime dimostrazioni furono introdotte dal dottor Francesco Redi, nel 1648.
Il mondo scientifico non era ancora pronto ad accettare questa nuova istanza e solo nel 1874, dopo il perfezionamento dei microscopi, Louis Paster dimostrò l’attendibilità di questa ipotesi.
Secondo l’ipotesi monofiletica le forme di vita attualmente presenti sul nostro pianeta sono state originate da un unico evento o antenato.
Secondo l’ipotesi polifiletica la vita si è originata da più antenati diversi.