Le colonie si hanno quando in una specie più individui, generati per gemmazione, rimangono riuniti saldamente fra di loro costituendo ciò che si denomina, anche cormo. I processi metabolici naturalmente sono comuni a ciascuna colonia. Quando gli individui sono morfologicamente e fisiologicamente simili, le colonie sono dette omomorfe; se ne riscontrano fra i Protozoi, nei Celenterati Antozoi (Coralli e Madrepore), e nei Cordati fra le Ascidie, in cui si hanno specie con individui che si dispongono a rosetta attorno ad una comune cloaca, formando i cosiddetti cenobii.
Quando gli individui presentano caratteri morfologici diversi e più gruppi compiono una specifica funzione, le colonie sono dette eteromorfe. Così nella specie di Celenterato Podocoryne carnea vi sono individui gastrozoidi adibiti alla alimentazione, individui dattilozoidi per la difesa, individui gonozoidi per la riproduzione sessuata. Un alto grado di specializzazione si ha in un altro Celenterato: Physophora hydrostatica, in cui, oltre tali individui, ne troviamo altri detti nectocalicì addetti alla locomozione.
Le società sono, invece, riunioni di più individui senza connessioni somatiche; possono essere a carattere temporaneo ed a carattere permanente. Nelle società temporanee ciascun individuo provvede ai propri bisogni, per cui si parla di società, individualiste; le riunioni avvengono per durate di tempo più o meno lunghe in ragione di specifiche necessità, quali specialmente la ricerca dell’alimento (mandrie di bufali, renne, branchi di lupi) e la riproduzione o difesa dei piccoli (molte specie di Uccelli e di Mammiferi). Nelle società permanenti gli individui esplicano attività necessarie per la comunità con divisione del lavoro, per cui si hanno le società collettiviste.
Tipici esempi si trovano fra specie di Insetti: Ape, Formica, Termite; in esse gli individui, compiendo funzioni diverse, assumono anche aspetti diversi. Nella società dell’Ape (Apis mellifica), che è molto numerosa, in quanto risulta di 20-30 mila individui, si ha una sola femmina feconda, detta regina, alcuni maschi, detti fuchi o pecchioni, che si rinvengono solo in primavera, ed un gran numero di operaie. Si distinguono tutti per un complesso di caratteri relativi specialmente alla grandezza ed alla posizione degli occhi, nonchè alla forma delle zampe.
Le operaie costruiscono dei favi, che risultano di piccole celle di cera, di forma prismatica esagonale, che servono per contenere le provviste di nettare e di polline e per la crescita delle larve; quelle delle operaie véngono allevate in favi a celle piccole, quelle dei fuchi in celle più grandi, quella della regina in una cella più grande ancora e di forma diversa. L’ultima viene riempita di una sostanza speciale detta pappa reale, che serve ad alimentare una larva che deve divenire regina e quindi possedere ovari.
La regina si accoppia una sola volta, appena compiutasi la metamorfosi, durante il cosiddetto “volo nuziale”; il maschio muore durante l’accoppiamento. La regina vive 4-5 anni; durante questo periodo gli spermatozoi si mantengono in vita nel receptaculum seminis. Le uova, che vengono emesse in numero di circa 1500 nelle 24 ore, se non sono fecondate danno dei maschi dalla breve esistenza; se sono fecondate danno delle femmine (operaie), che vivono 4-5 settimane; solamente quelle nate in autunno vivono tutto l’inverno, ed in tale periodo la regina non depone le uova. Se la regina muore, le operaie pongono una larva in una cella più ampia e l’alimentano con pappa reale, in modo che dia luogo ad una nuova regina. Organizzazioni simili a quelle dell’Ape si trovano nelle Formiche e nei Termiti.