Simbiosi o parassitismo cosa sono
La simbiosi o parassitismo è una associazione permanente, necessaria per l’effettuazione di determinate funzioni, che può esistere fra vegetali, come è il caso dei Licheni (associazione fra Alga e Fungo), fra un vegetale ed un animale, come si ha in Protozoi, Celenterati, Ctenofori che contengono nel loro interno delle Alghe verdi unicellulari (Zooclorelle), nonchè fra due animali, come è il caso tipico del Paguro (Crostaceo) con l’Attinia (Celenterato).
Simbiosi mutualistica
Si hanno simbiosi, in cui entrambi gli individui di specie diverse (simbionti) traggono reciproco vantaggio dall’unione; essa è detta quindi mutualistica.
Il commensalismo e l’inquilinismo
Nell’unione del Paguro con l’Attinia il primo trae vantaggio dal fatto che trova nella seconda azione di difesa mediante le capsule urticanti, che essa possiede, e la seconda sessile, può essere trasferita in punti diversi del fondo del mare dove trovare nuove fonti di alimento. Quando degli individui viventi in simbiosi, solo una parte trae vantaggio senza che l’altra ne subisca un danno, si hanno:
- commensalismo
- inquilinismo
Commensialismo
Si ha quando uno dei due individui vive degli avanzi o dei rifiuti del pasto dell’altro, come i piccoli carnivori rispetto ai grossi, gli Insetti e gli Uccelli che vivono nutrendosi dei residui o della parte non digerita del pasto degli erbivori. Alcuni Insetti, detti mirmecofili, vivono nei nidi delle formiche e delle termiti, nutrendosi dei detriti e degli avanzi del cibo; essi talvolta, tuttavia, rappresentano un pericolo in quanto possono esaurire riserve alimentari ed uccidere larve della Società.
L’inquilinismo
Si ha quando un individuo di una data specie vive su di un’altra, occupandone una parte del corpo senza”recare ne vantaggio nè danno sensibile. Così piccoli granchi con corpo molliccio (genere Pinnotheres) si rifugiano entro la conchiglia di alcuni Molluschi Lamellibranchi, come Pinna nobilis; piccoli pesci, come Fierasfer, entrano nella cavità del corpo di Holothuria (Echinoderma). Talvolta l’inquilino distrugge l’ospitatore per abitare nelle sue spoglie; l’esempio è dato da Phronima sedentaria, piccolo Crostaceo pelagico, che si costruisce la sua abitazione trasparente, e con l’aspetto di un piccolo barile, con i resti di una colonia di Tunicati, del genere Pyrosoma.
Parassitismo
Il parassitismo si ha quando un organismo trae le sostanze indispensabili per la propria esistenza da un altro di specie diversa, detto oste, per cui questo va incontro ad un danno più o meno grave e fino alla morte. I parassiti possono essere temporanei, cioè possono recare danno solo per un certo tempo; permanenti, cioè recano danno continuativamente, ed occasionali, cioè hanno la facoltà di essere nocive solo se spinti da necessità. Ad esempio, vanno considerati parassiti temporanei talune specie come la Sanguisuga, la Zanzara, la Pulce, ecc, che succhiano il sangue di altri animali; sotto tale aspetto esse sono dette pure ematofaghe. Vanno considerati parassiti permanenti specie come il Plasmodio della Malaria, la Tenia, la Sacculina del Granchio, ecc. che vivono perpetuamente sulle specie osti.
Vanno considerati come parassiti occasionali specie come Sarcophaga carnaria e Lucilia sericata (Insetti Ditteri) che abitualmente si nutrono di carni in putrefazione, ma che, all’occasione, possono adattarsi a vita parassitaria.
Suddivisione dei parassiti
I parassiti si possono anche dividere in:
- ectoparassiti, quando vivono sulla superficie dei loro ospitatori,
- endoparassiti, quando vivono all’interno dei loro corpi.
Esempi di parassitismo
la Zanzara è ectoparassita; la Tenia è endoparassita. Vi sono specie poi che sono parassite solo allo stato larvale e non in quello adulto; in tal caso si parla di parassitismo larvale o protelico; esempi si hanno negli Estridi ed in alcune specie di Ditteri.
Vi sono ancora parassiti che compiono l’intero loro ciclo vitale entro il corpo dell’oste, ed altri che lo compiono entro due o più osti; i primi sono detti monosseni, i secondi eterosseni. Nei primi si ha una trasmissione diretta da un individuo all’altro della medesima specie; un esempio ci viene offerto dalla Sacculina del Granchio. Nei secondi una trasmissione indiretta, dato che esiste un oste intermedio, nel quale il parassita o non si riproduce o si riproduce agamicamente, ed un oste definitivo, nel quale esso si riproduce gamicamente. Circa il Plasmodio della Malaria, la Zanzara Anopheles costituisce l’oste definitivo e l’Uomo quello intermedio; circa la Tenia l’Uomo l’oste definitivo ed il Maiale quello intermedio.
Infine, vi sono parassiti esclusivi di una data specie o di specie affini, e parassiti che possono recare danno ad individui di specie diverse; i primi sono stenosseni (ad esempio il Plasmodio vive solo in Anopheles e nell’Uomo), i secondi eurisseni (ad esempio Trichinella spiralis è parassita del Ratto, dell’Uomo, del Maiale, ecc. ).