Mezzi fisici: Calore. Inconvenienti quali: elevati costi energetici, necessità di raffreddare l’acqua, alterazione delle caratteristiche organolettiche per perdita ddi gas, precipitazione di Sali ecc.
Raggi ultravioletti. Fattori importanti sono l’intensità di emissione, profondità e velocità dell’acqua, limpidezza e contenuto di sostanze organiche ed inorganiche disciolte.
Svantaggi: costi elevati di impianto e di gestione, necessità di controlli e scarsa elasticità di fronte a portate variabili.
Mezzi chimici:
– efficacia contro i microrganismi patogeni;
– innocuità nei confronti del consumatore.
Cloro gassoso. Azione ossidante: Cl2 + H2O HClO + H+ + Cl- HClO + H2O H+ + OCl-.
Gli equilibri della reazione sono determinati dalla temperatura e soprattutto dal pH. Il potere ossidante pur essendo legato sia alla forma dissociata che indissociata dell’acido ipocloroso è maggiore nella forma indissociata, di conseguenza il potere ossidante è maggiore in ambiente acido. Il cloro essendo un ossidante agisce contro non solo i batteri ma nei confronti di tutte le sostanze ossidabili (in particolar modo su quelle organiche). Ipocloriti. Ipocloriti di sodio, di potassio e di calcio. Il più utilizzato è quello di sodio.
L’aggiunta di ipocloriti all’acqua dà gli stessi risultati del cloro gassoso. Na+ + ClOH++ ClO- HClO.
In rapporto ai valori di pH. L’acido ipocloroso può dare origine, in presenza di sostanze organiche ed inorganiche, a composti intermedi dotati ancora di potere ossidante. Ad esempio, con l’ammoniaca forma monocloroamine, dicloroamine e tricloroamine. Con composti contenenti gruppi amminici può dare le stesse reazioni ed in presenza di fenoli a cloro fenoli, responsabili di sapori e odori sgradevoli. Composti clororganici privi di potere ossidante (trialometani).