L’arco riflesso è utilizzato per la comunicazione fra due fibre, una sensitiva e l’altra motoria, senza che vi sia coinvolgimento dei centri nervosi superiori.
– I secondi motoneuroni stanno nel corno anteriore.
– I primi motoneuroni stanno nella corteccia frontale e sono quelli della volontà.
• Il neurone sensitivo si trova nel ganglio annesso alla radice posteriore del nervo spinale.
– Il neurone sensitivo ha 2 assoni:
- Uno in periferia (nel muscolo).
- Uno è centripeto e sinapta con il motoneurone.
I secondi motoneuroni possono essere comandati dalla volontà o dal riflesso sensorio (che non è volontario). Encefalizzazione: miliardi di neuroni che si interpongono tra l’input dolorifico e l’output; tra la sensibilità e la motricità, che servono a creare il gap.
Gap: distanza temporale tra un input doloroso e l’output con interposizione della volontà. Il riflesso è un ottimo acquisto dell’evoluzione atto allo scopo di impedire la partecipazione della volontà in alcune situazioni di dolore.
– Riflesso flessorio (rotuleo).
– Riflesso estensorio.
La forza di gravità permette ai muscoli di esercitare forza sulle ossa; infatti gli astronauti possono soffrire di osteoporosi. La forza esercitata sul periostio delle ossa dai muscoli induce osteogenesi. I fusi neuromuscolari sono in parallelo rispetto alle fibre extra-fusali.
• Il motoneurone va ad innervare le fibre extra-fusali (motoneurone α).
• Il motoneurone γ va a contrarre invece le fibre dei fusi neuromuscolari.
Fibre intrafusali + organi tendinei = γ motoneuroni
α motoneurone → fibre extra-fusali.
γ motoneurone → fibre intra-fusali.
I fusi neuromuscolari essendo in parallelo con le fibre extra-fusali, si contraggono e si rilassano insieme. Le fibre intra-fusali sono innervate dai γ motoneuroni che le fanno contrarre, ma anche da un neurone sensitivo che sente se queste fibre si contraggono o si allungano. I fusi neuromuscolari si possono contrarre per:
– azione del neurone γ.
– contrazione del muscolo (cioè in questo caso la contrazione del fuso neuromuscolare è indiretta, tramite α motoneurone).
RIFLESSO: se io contraggo (accorcio) il muscolo, le fibre sensitive non rispondono; se io lo distendo (lo allungo) le fibre sensitive dei fusi neuromuscolari vanno a dire all’α motoneurone di contrarsi. Questa è la spiegazione dell’Arco riflesso.
Quasi tutti i riflessi sono involontari, I movimenti volontari differiscono dai riflessi; infatti mentre per i riflessi c’è la regola del tutto o nulla, il movimento volontario può essere graduato.
Inoltre mentre i riflessi vengono innescati dagli stessi muscoli, per i movimenti volontari più raggruppamenti muscolari possono compiere lo stesso gesto. Nei riflessi all’input corrisponde sempre l’output; nei movimenti volontari no.
Riflessi: AZIONE → PERCEZIONE. Grazie ai riflessi noi possiamo fare altre cose perché alcune azioni sono svolte involontariamente e quindi sono azioni automatizzate. Con la volontà si può andare contro il riflesso, α motoneuroni: secondi motoneuroni della volontà.
un muscolo stirato si può muovere soltanto con una giunzione neuromuscolare; ci sono giunzioni neuromuscolari lisce che poi sono sottoposte al controllo della volontà (nel senso che la contrazione delle fibre lisce è sottoposta anche al controllo ormonale. Per cui il muscolo striato è sotto controllo totale della giunzione neuromuscolare.
Unità motrice: assone + fibre muscolari, cioè del corno anteriore del midollo spinale. Quando ci sono tanti α motoneuroni a livello del midollo spinale o dei nervi cranici, il corrispettivo corticale è un numero elevato di neuroni, tanti primi motoneuroni vanno a modulare i secondi che si trovano nel corno anteriore o nel tronco dell’encefalo (per gli α motoneuroni dei nervi cranici). Questi motoneuroni poi, vanno a formare tante unità motrici in un singolo muscolo.