Nell’ambito di un Sistema Informativo Sanitario, i dati possono essere considerati da tre punti di vista diversi sul singolo paziente, sul problema e sulla struttura sanitaria oppure dal punto di vista geografico, temporale e funzionale.
La vista geografica è utile per l’epidemiologia, cioè ci consente di avere informazioni di come la malattia si diffonde, può essere associata ad un flusso di persone ma anche ad un alimento o di altre cose.
Nell’ambito di un Sistema Informativo Sanitario, i dati possono essere considerati da tre punti di vista diversi sul singolo paziente, sul problema e sulla struttura sanitaria oppure dal punto di vista geografico, temporale e funzionale.
La vista geografica è utile per l’epidemiologia, cioè ci consente di avere informazioni di come la malattia si diffonde, può essere associata ad un flusso di persone ma anche ad un alimento o di altre cose.
Quando si parla di vista legata alla struttura, bisogna pensare che la struttura può essere il singolo ospedale oppure un reparto dell’ospedale in questo caso non si è interessati al singolo incontro con il paziente ma a dati aggregati relativi a tutto il reparto
Quindi dati naturali riferiti ad ogni incontro o prestazione (visita, intervento etc.) che si è svolto nella singola struttura elementare (lab o reparto)
La vista che è interessata ai dati del problema dice voglio vedere tutti i dati a disposizione sulla patologia infarto accaduti in una determinata zona o in un reparto. Ciò consente di far vedere a tutti gli aggregati, tutti i dati sui pazienti in quel reparto per avere sia informazioni di tipo amministrativo clinico che i dati sui singoli pazienti.
Cioè dati duplicati riferiti per esempio a tutti gli episodi di una data malattia, accaduti in una data zona, considerando la malattia nel suo insieme, indipendentemente dagli operatori che l’hanno gestita, dal n° di ricoveri e l’iter diagnostico terapeutico che ha comportato
La vista relativa al paziente riguarda tutte le malattie e tutte le strutture con cui è entrato in contatto, questi dati sono in genere dispersi nelle singole strutture. Si tratta dei dati di tipo amministrativo, di quelli sulle emergenze, degli indirizzi dove sono disponibili i dati dettagliati sui singoli incontri
Eventualmente i dati possono essere registrati su supporti portatili in possesso del paziente (tipo la tessera sanitaria elettronica TSE).
Questi tre punti di vista corrispondono a tre diversi strumenti:
Tessera elettronica L’insieme logico di tutti i dati relativi al singolo cittadino ovunque essi siano memorizzati (libretto sanitario, TSE) ottenuto dai dati relativi al paziente (dati su supporto informatico).
Quindi alcuni di questi dati possono essere raccolti sulla tessera sanitaria elettronica, introdotta per iniziativa del ministero della sanità, che ci consente di usufruire di dati salienti sui principali interventi.
Per esempio se il paziente va all’estero o da qualche altra parte e si sente male viene portato al pronto soccorso, grazie alla tessera si possono estrapolare una serie di dati come allergie ai farmaci ma anche altre patologie tipo il diabete. Ovviamente visto che è un piccolo supporto ci stanno solo i dati più importanti.
Registro di malattie i registri di malattia ottenuti con i dati relativi al problema (dati trasmessi al “registro”)
Dati di routine L’archivio della struttura sanitaria ottenuto con i dati riguardanti la struttura.
A livello di base abbiamo i dati di routine che sono contenuti nella cartella clinica nell’ospedale. Alcuni di questi dati, riguardanti specifiche malattie, vengono estratti e sono annotati su specifici registri di malattie che sono tenuti dalla Regione.
In questi registri, ci sono i dati relativi ad un determinato problema, per esempio dati oncologici; nel libretto sanitario elettronico ci sono invece i dati salienti del singolo paziente. Quando si lavora con questi archivi, dobbiamo mettere nel sistema sempre la stessa informazione, tipo per esempio un codice per il paziente, in questo modo i dati del paziente sono rilevati e registrati in modo continuo. In pediatria in uso è il braccialetto con il codice a barre.
L’uso del codice è molto semplice, esistono anche delle etichette intelligenti in grado di memorizzare i dati se passano sotto dei varchi, in base all’elettromagnetismo sono attivate, i dati registrati possono anche essere trasmessi. In sanità sono usati per il tracciamento degli strumenti sanitari, tipo dov’è l’elettrocardiografo? O anche dove si trova il paziente? Esistono dei sensori attivi ancora più evoluti in grado di misurare altezze, temperature, pressioni, oppure possono essere usati nel controllo delle automobili scaricate dalle navi per ovviare al problema della perdita della merce. La stessa cosa accade nella farmacia dell’ospedale; questo è un esempio classico di logistica applicata ai farmaci e al materiale consumato.
La cartella clinica raccoglie le descrizioni degli eventi sanitari di una persona, relativi alla sua interazione con le strutture sanitarie.
I dati ivi presenti, opportunamente rielaborati, costituiranno successivamente una fonte di dati storici utili alla gestione del sistema sanitario, accanto ai dati propriamente amministrativi ed organizzativi.
I dati relativi al paziente possono essere utilizzati tenendo presente diversi aspetti:
Gestione “clinica” non solo assistenza ma anche prevenzione ed educazione sanitaria della popolazione
Valutazione della qualità dell’assistenza erogata e pianificazione della spesa sanitaria
Formazione ed aggiornamento del personale sanitario.