Senso-Percezione

La percezione è una funzione psichica complessa in grado di organizzare le sensazioni provenienti dalla stimolazione dagli organi di senso e di integrarle con l’esperienza, rendendo l’individuo consapevole dell’ambiente. I mezzi attraverso i quali noi percepiamo il mondo sono gli stimoli dati fisici, gli organi di senso, le sensazioni registrate e la percezione attraverso la quale acquistiamo coscienza degli eventi che hanno provocato le sensazioni. Le proprietà delle sensazioni sono: qualità (diverse caratteristiche dello stimolo), intensità, tono affettivo (gradevolezza e non) e durata della sensazione.

I principi generali della percezione sono:
• Ridondanza: capacità di osservare un dettaglio di un oggetto e di percepirne immediatamente la totalità e riconoscere il soggetto cui esso appartiene.
• Attenzione selettiva: capacità che permette di distinguere l’informazione rilevante da quella non rilevante tramite meccanismi (effetto party, o teoria del filtro)
• Organizzazione: principio secondo cui la mente organizza costantemente l’attività sensoria in modo da percepire gli oggetti interi.
• Costanza percettiva: principio in base al quale percepiamo gli stimoli dell’ambiente come dotati di invarianza e stabilità, pur subendo il continuo variare delle immagini retiniche.

Riguardo l’organizzazione vi sono dei principi gestaltici per il raggruppamento:

• Vicinanza: si unificano gli elementi vicini,
• Somiglianza: si unificano gli elementi simili,
• Chiusura: si percepiscono interi gli elementi che tendono a chiudersi,
• Continuità di direzione: si privilegiano determinate direzioni,
• Simmetria : si selezionano di una figura i tratti simmetrici.

La percezione possiede quattro categorie ben precise: spaziale, temporale, figurativa, significativa. Grazie a queste quattro categorie distinguiamo la percezione e la rappresentazione. La percezione è collocata in uno spazio esterno ed ha il carattere oggettivo, si avverte nel presente e la percezione è ricca di dettagli, forme stabili e chiare, di fronte alla percezione proviamo un sentimento di passività perché non possiamo modificarlo attraverso la volontà.

Tutt’altro è la percezione: è collocata in uno spazio interno ed ha un carattere soggettivo perché dipende dalla nostra volontà per cui il sentimento provato è un sentimento attivo e variabile, si tratta di una pseudo-percezione perché il correlato rivissuto appartiene alle esperienze già passate per cui non si ha una figura stabile e definita e non si ha la ricchezza di dettagli.

I disturbi della percezione si dividono in qualitativi e quantitativi.
I quantitativi riguardano alterazioni dell’intensità delle percezioni:
• Ipoestesia,
• Iperestesia,
in cui la soglia percettiva si innalza o si abbassa a seconda del caso.

Le alterazioni qualitative si hanno quando una o più caratteristiche dell’oggetto sono percepite in modo alterato e sono:
• Micropsia,
• Macropsia,
• Dismegalopsia,

Si hanno poi anche le false percezioni:

• illusioni: percezione sensoriale distorta di uno stimolo esterno realmente presente, possono essere illusioni di completamento quando si completa un stimolo sensoriale non definito, da disattenzione o affettive quando si ha una elaborazione costruttivo-fantastica di stimoli ambigui e indefiniti.
• Allucinazioni: percezione sensoriale in assenza di oggetto, vissuta con netta rilevanza e precisa localizzazione nello spazio. Il soggetto non è in grado di discriminare una percezione reale da un’allucinazione proprio per le sue caratteristiche di fisicità e attribuzione all’esterno che portano il soggetto a credere fermamente in quello che percepisce erroneamente. Le allucinazioni possono essere uditive, visive, olfattive/gustative, tattili o cinestopatiche viscerali (schizofrenia e disturbi da sostanze).
• Pseudo-allucinazione: dispercezione percepita come interna al soggetto privo di un correlato esterno.
• Allucinosi: fenomeno analogo all’allucinazione, con la differenza che il soggetto lo critica attivamente per cui è consapevole di percepire un oggetto che in realtà è assente.
• Autoscopia: esperienza allucinatoria nella quale si vede se stesso come in uno specchio.
• Allucinazioni extracampali: allucinazioni riferite all’esterno del campo sensoriale.
• Allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche: caratteristiche del momento del risveglio o dell’addormentamento.