Sonno

Necessità biologica in cui si ha la riduzione della vigilanza, riduzione dell’apprendimento e della memoria e un aumento dell’irrequietezza. Il sonno si divide in REM e paradosso. Con il passare degli anni aumenta la veglia e diminuisce la fase REM. Le fasi REM e NONREM si avvicendano l’una all’altra.

Tramite un elettroencefalogramma si è potuto vede le fasi del sonno:
– Veglia rilassata (fase 0 NONREM).
– Dormiveglia (fase 1 NONREM): sonno leggero, movimenti oculari lenti onde alfa e gamma ad alta frequenza.
– Sonno medio (fase 2 NONREM): fusi del sonno e complessi k che si presentano ad ogni stimolo esterno, scomparsa movimenti oculari.
– Sonno sincronizzato (fase 3 NONREM): sonno profondo, onde delta, assenza di attività muscolare e movimenti oculari.
– Sonno profondo sincronizzato ad onde lente (fase 4 NONREM): quello che da idea di riposo, onde delta, non  sono i fusi del sonno perché non avvertiamo stimoli esterni e l’attività cardiorespiratoria è costante.
– Fase REM o sonno de sincronizzato o paradosso: onde irregolare perché il soggetto ha breve ma intensa attività muscolare, e movimenti oculari. La fase REM precede la veglia ma non è detto che sia un’unica fase (esse si alternano).
Il sonno ha una funzione metabolica perché durante la veglia si consumano energie e nella fase NONREM dobbiamo produrre ciò che abbiamo consumato.

Il ritmo sonno/veglia è regolato da due processi:
– Processo C che controlla il ritmo circadiano.
– Processo S induce e regola le fasi del sonno.
Patologie:
– Dissonnie: anomalie quantitative e qualitative del ritmo sonno veglia. Esse sono l’insonnia primaria (difficoltà a mantenere il sonno), narcolessia e ipersonnia idiopatica (attacchi sonno ristoratore ed eccessiva sonnolenza), disturbi della respirazione come apnee ostruttive, disturbi del ritmo circadiano.
– Parasonnie: comportamenti anomali. Esse sono i disturbi da incubi, da terrore del sonno, da sonnambulismo (deambulazione durante il sonno e non reattività a stimoli esterni con amnesia al risveglio).