Debito di Ossigeno

Il debito di ossigeno può essere spiegato in questo modo: la nostra fonte primaria di energia è costituita dall’ATP. Riserve troppo ingenti di ATP però impediscono il metabolismo cellulare, cosicché è preferibile formare dall’ ATP + c dell’ADP e cP.

Il composto cP si chiama fosfocreatina, e il suo legame è molto energetico, e “racchiude” l’energia prima presente dell’ATP. In condizioni di necessità dalla cP e dall’ADP si può ri-ottenere dell’ ATP, da usare come fonte di energia. L’energia fornita dalla cP contenuta nei muscoli dura fino a 10 secondi circa, non di più.

Per sforzi più prolungati la produzione di cP avviene tramite il metabolismo del glucosio e poi, quando questo sia esaurito, tramite il metabolismo dei grassi e delle proteine.

Una fonte continua di cP e glucosio è rappresentata dai prodotti del ciclo di Krebs, che è continuamente attivo nell’organismo. Esso tuttavia nel caso di sforzi improvvisi e intensi non riesce a fornire una sufficiente concentrazione di cP, cosicchè si deve ricorrere alla glicolisi anaerobica, che rende l’energia subito disponibile in grandi quantità.

La glicolisi anaerobica però lascia anche dei “rifiuti” come l’acido piruvico, convertito poi in acido lattico. L’acido lattico libera degli ioni H+, e successivamente viene “immesso” dal cuore nel ciclo di Krebs e nel fegato, dove viene riconvertito in glicogeno.

Il ciclo di Krebs è in grado di eliminare l’acido lattico, ma per “funzionare” ha bisogno di ossigeno. La respirazione affannosa che persiste dopo lo sforzo fisico è il segnale che il ciclo di Krebs sta lavorando. Esso è capace di ri-sintetizzare, partendo dall’acido lattico, cP e glucosio.