I vaccini attualmente disponibili sono: un vaccino quadrivalente per HPV (tipi 6,11,16 e 18) ed uno bivalente (per tipi 16 e 18). L’antigene del vaccino è la proteina capsidica maggiore L1 dell’HPV, prodotta mediante la tecnologia del DNA ricombinante. La proteina L1 è espressa nelle cellule di Saccharomyces cerevisiae (lievito) e si assembla in una particella simil-virale non infettiva e non oncogena (VLP, virus like-particles). Il vaccino è somministrato intramuscolo in tre dosi nell’arco di 6 mesi.
L’immunogenicità del vaccino quadrivalente per HPV è stata misurata dalla determinazione degli anticorpi IgG per l’L1 dell’HPV da un immunodosaggio tipo-specifico sviluppato dai produttori. In tutti gli studi condotti sino ad oggi, più del 99.5% dei partecipanti ha sviluppato una risposta anticorpale contro tutti i tipi di HPV presenti nel vaccino un mese dopo il completamento della terza dose.
In quell’intervallo di tempo, gli anticorpi titolati contro l’HPV 6, 11, 16 e 18 sono più elevati di quelli che si sono sviluppati dopo l’infezione naturale da HPV. Non si conosce nessuna correlazione sierologica di immunità e non c’è un titolo anticorpale minimo protettivo. L’elevata efficacia trovata nei trial clinici fino ad oggi ha precluso l’individuazione di un titolo anticorpale minimo protettivo. Ulteriori follow-up, delle coorti vaccinate potrebbero permettere la determinazione di una correlazione sierologica dell’immunità nel futuro.
L’efficacia clinica del vaccino contro la malattia cervicale è stata determinata in doppio cieco, in placebo-trial controllati, usando vari obiettivi. L’efficacia del vaccino era del 100% per la prevenzione delle infezioni da HPV 16 o 18 collegate a CIN2/3 o all’adenocarcinoma in situ (AIS) e del 99% per la prevenzione delle infezioni da HPV 6, 11, 16 o 18 collegate ai condilomi genitali.
Sebbene nei trial clinici sia stata rilevata un’elevata efficacia tra le donne senza evidenza di infezione con virotipi contenuti nel vaccino, non c’è stata nessuna evidenza di efficacia nelle donne che risultavano già infette al momento della vaccinazione. Per i partecipanti infetti con uno o più virotipi presenti nel vaccino HPV la priorità per la vaccinazione è proteggere contro la malattia causata da altri virotipi del vaccino. Infatti, l’infezione primaria con un tipo di HPV non diminuisce l’efficacia contro altri virotipi del vaccino HPV.
Non c’è evidenza che il vaccino protegga contro la malattia dovuta ad altri tipi di HPV non contenuti nel vaccino o produca un effetto terapeutico contro la malattia cervicale o condilomi genitali presenti al momento della vaccinazione.
Il vaccino HPV è autorizzato dalla Food and Drug Administration per l’uso tra donne di 9-26 anni d’età. L’età raccomandata per la vaccinazione routinaria negli Stati Uniti è di 11-12 anni. All’inizio del programma vaccinale ci sono donne più grandi di 12 anni che non hanno avuto l’opportunità di ricevere un vaccino a 11-12 anni. Recuperare la vaccinazione è raccomandato per donne dai 13 ai 26 anni che non sono state vaccinate precedentemente o che non hanno terminato il ciclo completo. Idealmente, il vaccino dovrebbe essere somministrato prima di una potenziale esposizione all’HPV attraverso i rapporti sessuali; tuttavia, donne che potrebbero essere state già esposte all’HPV possono essere vaccinate. Donne sessualmente attive che non sono state infettate con nessuno degli HPV di cui esiste il vaccino riceveranno pieno beneficio dalla vaccinazione. La vaccinazione procurerà meno benefici alle donne se sono già state infettate con uno o più dei 2 o 4 tipi di HPV per cui esiste il vaccino.
Comunque, non è possibile per un medico determinare il grado con cui l’attività sessuale femminile beneficerebbe della vaccinazione e il rischio della infezione da HPV potrebbe continuare a lungo nelle persone che sono sessualmente attive. Sebbene nessun dato sia ancora valido sulla somministrazione del vaccino quadrivalente HPV con vaccini diversi dal vaccino per l’epatite B, è noto che il vaccino contiene solo la proteina del capside di HPV e non ha componenti che sono state collegate ad effetti avversi sulla sicurezza ed efficacia di altre vaccinazioni. Il vaccino può essere somministrato nello stesso momento degli altri vaccini associati alla fascia d’età, come i vaccini Tdap e meningococco quadrivalente coniugato (MCV4). Somministrando tutti i vaccini indicati in un singolo momento si incrementa la probabilità che gli adolescenti e i giovani ricevano ognuno dei vaccini della scheda. Il vaccino HPV non è stato autorizzato per l’uso tra i maschi.
Le donne dovrebbero essere informate che il vaccino non avrà alcun effetto terapeutico sulla persistenza dell’infezione da HPV preesistente o sulle lesioni cervicali già presenti. Una storia di condilomi genitali o condilomi genitali clinicamente evidenti indicano un’infezione con tipi di HPV diversi da quelli contenuti nel vaccino e perciò essi possono ricevere il vaccino HPV se si trovano nel gruppo di età raccomandata. Il vaccino anti-HPV può essere somministrato anche a donne che sono immunodepresse a causa della malattia o della terapia. Tuttavia, la risposta immune e l’efficacia vaccinale può essere inferiore rispetto a quella delle persone immunocompetenti. Le donne che stanno allattando possono ricevere il vaccino HPV.
Il vaccino HPV deve essere conservato costantemente a 2-8°C e dovrebbe essere protetto dalla luce e dovrebbe essere rimosso dal frigo immediatamente prima della somministrazione. Il vaccino non deve essere esposto a temperature di congelamento. Il vaccino esposto a temperature di congelamento non dovrebbe essere mai somministrato. La vaccinazione, in ragione della sua copertura parziale (70%) rispetto ai tipi di HPV ad alto rischio, non deve sostituire l’abituale screening del collo dell’utero, bensì deve essere integrata con esso.
In conclusione, allo stato attuale delle conoscenze, è opportuno ribadire i seguenti concetti sulla vaccinazione contro l’HPV:
– è preventivo e non terapeutico;
– non previene il 100% delle neoplasie HPV-correlate (ma solo quelle legate ai tipi 16-18);
– è indicato per ragazze di età dai 9 ai 26 anni (età ideale 11-13 anni);
– non è indicato per i maschi;
– non è indicato in gravidanza e allattamento;
– non è indicato in soggetti immunodepressi;
– non è indicato in soggetti con pregressa patologia HPVassociata.