Esame del faringe
Si inizia con l’ispezione bilaterale per apprezzare aumenti di volume, poi si passa alla palpazione bilaterale eseguita partendo posteriormente alla branca posteriore del mascellare inferiore proseguendo muovendo le dita avanti e indietro per apprezzare eventuali tumefazioni, aumenti di temperatura e sensibilità.
Faringe negli uccelli, nei carnivori e piccoli ruminanti
Negli uccelli, carnivori e piccoli ruminanti si fa pure l’ispezione interna. Negli uccelli si fa aprendo il becco con una mano e con l’altra spingendo verso l’alto il laringe. Nei carnivori si fa aprendo la bocca e afferrando la punta della lingua, poi con un cucchiaio si abbassa la lingua e si osservano le radici della lingua, la parte anteriore del velopendulo, la parete laringo-esofagea, e le pareti laterali del faringe.
Faringe nel cavallo e nel bovino
Nel cavallo e bovino si può fare con un endoscopio introdotto nel meato ventrale della cavità nasale oppure immobilizzando l’animale e introducendo un apribocca, in fine nel bovino si può fare un’anestesia del mandibolare (che innerva muscoli della masticazione) ricercando prima il processo zigomatico dell’osso temporale si afferra questa tra pollice e indice e col pollice si trova una depressione e in questa si infigge perpendicolarmente l’ago per circa 8 cm poi si prosegue in direzione obliqua caudo-dorsale giunti nella fossa temporale si inietta novocaina al 3%. Il blocco si manifesta dopo 10 min (si vede perché l’animale avrà la bocca aperta e cola saliva) e dura circa un’ora.
A questo punto si introduce la mano nel retrobocca, si esplora la base della lingua, le tonsille, il velopendulo, facce laterali della faringe, glottide e ostio esofageo. Nelle faringiti si osserva, già all’ispezione esterna, aumento di volume bilaterale. La tumefazione alla palpazione appare calda e dolente. Aumento di volume circoscritto è ascrivibile a un edema infiammatorio o ascessi dei linfonodi (retro faringei, perifaringei, sottoparotideo). Nei bovini alla palpazione si possono sentire tumefazioni lisce dure e spostabili in caso di adeniti retro o perifaringee tubercolari.
Esame interno alla faringe
Con l’esame interno si possono notare:
- corpi estranei
- edema infiammatorio
- emorragie
- membrane crupali
- cisti epiglottidee
- ulcere
- sarcomi
- linfomi
- parassiti
Nella faringe del cane
Nel cane si possono osservare:
- tonsillite catarrale (arrossamento lieve delle tonsille)
- tonsillite follicolare (tumefazione e arrossamento notevoli con i follicoli di color giallo roseo che disturbano la deglutizione)
- tonsillite flemmonosa (tonsille tumefatte e sporgenti)
- ipertrofia delle tonsille
Esame dell’esofago
L’esame dell’esofago si esegue di norma quando si evidenziano problemi all’atto della deglutizione, tumefazioni o meteorismo.
Esame esterno all’esofago
Si esegue ispezionando la doccia giugulare sinistra, in condizioni patologiche si possono evidenziare delle tumefazioni che possono essere:
- sacciformi circoscritte (diverticoli),
- fusate cilindriche (ectasie),
- irregolarmente diffuse (lacerazioni, in questi casi spesso la tumefazione si ingrossa dopo il pasto e si sgonfiano in seguito a rigurgito).
Palpazione dell’esofago
Si compie di fianco all’animale con entrambe le mani spingendo le punte delle dita poco sopra i primi anelli tracheali e facendole scorrere lungo le docce giugulari. Una tumefazione va palpata con cura in maniera da testarne la consistenza e la sensibilità. Diverticoli ed ectasie hanno consistenza variabile in rapporto alla quantità e al grado di umidità dell’alimento che vi è contenuto. Comprimendoli si può sentire un rumore e si possono sgonfiare costringendo il contenuto a passare nelle parti limitrofe dell’esofago favorendone l’espulsione attraverso il rigurgito o il vomito provocati dalla stessa palpazione (che provoca movimenti antiperistaltici o peristaltici). Inoltre i diverticoli e le ectasie possono essere dolenti ma mai caldi.
Nei bovini tumefazioni dure e circoscritte sono di frequente causate da pezzi di mele o tuberi che ostruiscono l’esofago causando anche rigurgito e scialorrea. All’ostruzione può seguire la lacerazione dell’esofago che causa la formazione di una tumefazione crepitante che dalla doccia giugulare si estende dove il connettivo è più lasso. Se la lacerazione avviene nel tratto toracico si avrà enfisema sottocutaneo soprattutto alla punta del petto (diagnosi differenziale da lacerazione di alveoli polmonari). Nei bovini la palpazione si compie abbracciando il collo dell’animale dorsalmente a esso e iniziando la palpazione dal faringe procedendo lungo il solco giugulare sx per evidenziare aumenti di volume del lume o della parete esofagea (tumori, ascessi ecc.) ed eventuali reazioni algiche.
Esame interno dell’esofago
Si esegue introducendo una sonda di gomma o di metallo nel dotto esofageo. Se si incontrano ostacoli si può spingere nel tentativo di superarlo se risulta difficile o impossibile è meglio non forzare troppo per evitare la lacerazione della parete in questi casi estraendo la sonda e valutando la misura a cui la stessa si è fermata si può individuare la sede dell’ostruzione.