Il termine deontologia deriva dai termini greci ‘’deon’’: ciò che deve essere e che si deve fare; e logos: discorso, parola, scienza. Jeremiah Bentham, filosofo inglese, fu il primo ad introdurre il termine deontologia, egli lo introdusse per edificare una sua teoria dei doveri improntata su principi utilitaristici.
Oggi per deontologia intendiamo lo studio empirico dei diversi doveri in rapporto a particolari situazioni sociali, “ciò che si ha il dovere o meno di fare, nella misura in cui è prescritto da una fonte riconosciuta come normativa”.
In ambito sanitario esiste il codice di deontologia medica che è un corpus di regole di autodisciplina predeterminate dalla professione, vincolanti per gli iscritti all’Ordine dei Medici che a quelle norme devono adeguare la loro condotta professionale.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico non Economico al cui Consiglio Direttivo spettano alcune funzioni:
– Compilare e tenere gli Albi Professionali degli iscritti all’Ordine;
– Vigilare alla conservazione del decoro e dell’indipendenza dell’Ordine;
– Designare i rappresentanti dell’Ordine presso commissioni enti ed organizzazioni di carattere provinciale o comunale;
– Promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti;
– Dare il proprio contributo di esperienza e conoscenza alle autorità per lo studio e la soluzione dei problemi sanitari provinciali e locali;
– Esercitare il potere disciplinare nei confronti dei Sanitari iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi ed all’Albo degli Odontoiatri, rispettivamente da parte delle Commissioni di
Disciplina Medica ed Odontoiatrica;
– Procurare la conciliazione nelle controversie tra sanitari o tra medici e persone o enti per le quali il medico abbia prestato la sua opera professionale, in relazione alle spese ed agli onorari;
La qualità delle prestazioni professionali dei medici a tutela della salute dei cittadini, di cui l’Ordine dei Medici ne è garante, passa per il rispetto del Codice Deontologico, ispirato all’etica della responsabilità più che a quella del potere. L’obiettivo della deontologia professionale si propone infatti di salvaguardare i principi dell’Etica Medica, garantendo alle persone i migliori risultati in termini di tutela della salute, cura, guarigione delle malattie, nel massimo rispetto della loro dignità e dei loro diritti, senza che venga lesa l’autonomia e l’indipendenza del giudizio del medico.
Il Codice Deontologico si suddivide in:
– Titolo I : oggetto e campo di applicazione,
– Titolo II: doveri generali del Medico,
– Titolo III: rapporti con il cittadino,
– Titolo IV: rapporti con i colleghi,
– Titolo V: rapporti con i terzi,
– Titolo VI: rapporti con il SSN e con Enti Pubblici e Privati.
Ognuno di questi capitoli del Codice Deontologico contiene diversi articoli nei quali sono specificate le normative alle quali si deve adeguare il medico professionista, un adeguamento consapevole e cosciente, non passivo.