Gli acidi biliari sono derivati polari del colesterolo sintetizzati a livello epatico, agendo da detergenti nell’intestino, emulsionando i grassi della dieta per renderli accessibili all’azione digestiva delle lipasi. La loro funzione é quindi essenzialmente detergente. Per svolgerla in modo ottimale, vengono in un primo tempo condensati (legati) a due amminoacidi (taurina e glicina) per dare quattro (tutte le possibili combinazioni) acidi biliari coniugati (sali biliari), che così presentano una parte ancora più idrofila. In questa forma vengono conservati nella cistifellea e, quando vengono richiesti dalla digestione, riversati nel duodeno, dove svolgono la loro azione.
Acidi biliari: acido litocolico e acido desossicolico
Durante lo svolgimento del loro compito, vengono deconiugati e, in parte, deossidrilati in C7, per dare due nuovi acidi biliari, l’acido litocolico dal chenodesossicolico e l’acido desossicolico dal colico; una parte viene poi persa per evacuazione. I due nuovi acidi (acidi biliari secondari) ritornano al fegato insieme agli altri. Il “pool” degli acidi biliari di ritorno viene letto dagli enzimi del fegato che così subiscono una regolazione di tipo “feedback” (negativo, in quanto tende a deprimere una sintesi che altrimenti sarebbe molto consistente). Questa regolazione agisce non solo quantitativamente sulla sintesi globale del colesterolo, ma anche qualitativamente sul rapporto fra i due acidi biliari primari.
Gli acidi biliari e i rispettivi sali, coniugati con glicina e taurina ( acido glicocolico e taurocolico) sono i principali costituenti della bile: sintetizzata dagli epatociti, accumulata nella cistifellea e, infine, escreta nel lume del duodeno. E’ costituita da acqua, ioni, bilirubina( pigmento derivato dall’emoglobina) e sali biliari.
Nella conversione in acidi biliari il colesterolo subisce le seguenti trasformazioni biochimiche:
– accorciamento della catena laterale di 3 atomi di C con la formazione di un gruppo carbossilico;
– idrossilazione in posizione 7 del nucleo steroideo;
-saturazione del doppio legame nel secondo anello con formazione di una giunzione cis tra gli anelli;
-inversione di configurazione dell’atomo C3 con l’ossidrile che passa da posizione beta ad alfa;
-eventuale idrossilazione in posizione 11 ;
Le vie metaboliche degli acidi biliari
La biosintesi degli acidi biliari procede attraverso due vie metaboliche :
La via classica o via neutra del tessuto epatico
La via classica identificata anche come via neutra, è specifica del tessuto epatico, inizia con la 7,alfa-idrossilazione del colesterolo catalizzata dall’enzima colesterolo 7,alfa-idrossilasi (CYP7A) e porta principalmente ad acido colico.
La via alternativa o via acida del tessuto epatico
La via alternativa di più recente individuazione, detta via acida da cui si origina principalmente acido chenodeossicolico, è catalizzata dalla colesterolo-27-idrossilasi, enzima mitocondriale presente e funzionante sia nel fegato sia in tessuti periferici come l’endotelio che contribuisce al trasporto inverso del colesterolo.