Caccia

La caccia rappresenta una pratica complessa che in poche parole può essere descritta come la pratica di catturare o abbattere animali in genere selvatici.

Utilizzato per scopi come l'approvvigionamento di cibo o pelli oppure a scopo puramente ricreativo.

Nel corso della storia la caccia ha rivestito un ruolo di fondamentale importanza differente per ciascuna popolazione umana.

La caccia rappresenta una pratica complessa che in poche parole può essere descritta come la pratica di catturare o abbattere animali in genere selvatici.

Utilizzato per scopi come l'approvvigionamento di cibo o pelli oppure a scopo puramente ricreativo.

Nel corso della storia la caccia ha rivestito un ruolo di fondamentale importanza differente per ciascuna popolazione umana.

Per società in cui si svilupparono sempre più redditizie tecniche di agricoltura ed allevamento, la caccia rivestiva un ruolo marginale, legato ad esempio alla cultura oppure alla tradizione.

La caccia oggigiorno è gestita dalla Federcaccia con il controllo dell’ente pubblico. Esiste un numero chiuso di cacciatori per riserva che corrisponde a 14.000 unità. I vigilanti sono dati dall’ente pubblico assieme a dei volontari. La fauna è una risorsa perché produce benefici all’uomo.

La gestione faunistica ha 6 finalità:

– Economica: atta a produrre.

– Socio-culturale: è una tradizione.

– Scientifica: serve per la ricerca.

– Protettiva: Equilibri naturali.

– Etica: Utilizzare la fauna per fini umani.

– Ricreativa: Caccia ed ecoturismo.

Per una buona gestione faunistica bisogna conoscere delle specie, della biologia, dell’impatto sociale, della storia e dello stato.

Ci sono regole e tecniche sportive: la normativa nazionale TU (Testo unico) dice che la caccia non ha padrone finché non arriva un primo ad abbatterlo o a scovarlo. Secondo il diritto anglosassone o tedesco la fauna appartiene a chi possiede il territorio: ciò che succedeva in Friuli quando apparteneva all’Austria.

Nel ’67 viene fatta la legge che parla di una caccia controllata in cui vengono accusate le riserve private e comunali alpine. Nel ’77 la legge viene rifatta e si abbandona l’idea di una selvaggina senza padrone che diventa della persona che la prende solo se autorizzata. Nel Friuli e nelle regioni a statuto speciale si ha una legge che da la competenza di mantenere le riserve alpine. Nel 1996 si costituisce un censimento.

Con i cani: da ferma, da seguito.

Tipo di caccia 

Appostamento: con richiami e zimbelli.

In battuta.