Processo di distruzione fisiologica delle cellule del sangue, particolarmente evidente per i globuli rossi: quelli che hanno superato la durata della vita media, di circa 120 giorni, vengono distrutti all'80% in sede extravascolare (soprattutto nella milza) e in misura minore all'interno dei vasi.
Archivio Categoria: Citologia ed Istologia
La citologia, detta anche biologia cellulare, è la scienza che studia la cellula dal punto di vista morfologico (studio strutturale) e funzionale (studio dei processi fondamentali). Gli approcci della citologia sono sia a livello microscopico che molecolare, sia in organismi unicellulari che in organismi più complessi come l’uomo. La conoscenza della struttura della cellula e dei processi che vi avvengono è molto importante per tutte le scienze biologiche, in quanto consente di cogliere le somiglianze e le differenze tra cellule di diversi organismi, o di diversi tessuti. Le informazioni fornite dalla citologia sono fondamentali nelle altre discipline, sia molecolari (come la genetica, la biochimica o la biologia molecolare) che macroscopiche (come la patologia).
L’unità base di ogni organismo è la cellula. Esistono due tipi di cellule: eucariotiche e procariotiche. Le cellule eucariotiche hanno una struttura interna complessa, con un nucleo racchiuso in una membrana. Le cellule procariotiche, che non contengono un nucleo definito ed hanno una composizione interna più semplificata, sono state ulteriormente sottoposte a dettagliate analisi al DNA e suddivise in due domini diversi, chiamati Eubacteria (i batteri propriamente detti) e Archaea (detti anche archeobatteri).
L’istologia è la disciplina che studia i tessuti vegetali e animali. È una importante branca della medicina, della chirurgia e della biologia. I tessuti sono tipi cellulari differenziati per forma e funzione che sono presenti solo negli animali e nelle piante. I tessuti sono strutture costituite da cellule simili per morfologia e per funzione, deputati a svolgere uno o più determinati compiti all’interno dell’organismo. Secondo la classificazione corrente, esistono quattro tipi di tessuti fondamentali:
• Tessuto epiteliale, costituito da cellule strettamente adese, deputato al rivestimento delle cavità interne ed esterne del corpo e alla formazione delle ghiandole.
• Tessuto connettivo, costituito da cellule immerse in una sostanza detta matrice extracellulare, e deputato a connettere strutturalmente e funzionalmente gli altri tessuti o gli organi. Si differenzia, a seconda delle specifiche morfologiche o funzionali, in vari sotto-tipi tissutali:
o tessuto connettivo lasso
o tessuto connettivo denso
o tessuto cartilagineo, a sua volta suddivisibile in:
tessuto cartilagineo ialino
tessuto cartilagineo elastico
tessuto cartilagineo fibroso
o tessuto osseo, a sua volta suddivisibile in:
tessuto osseo denso
tessuto osseo spugnoso
o tessuto adiposo
o il sangue
• Tessuto muscolare, costituito da cellule dette miociti, deputato al movimento volontario o involontario degli organi del corpo
• Tessuto nervoso, costituito da cellule dette cellule nervose o neuroni, deputato alla ricezione e alla trasmissione degli stimoli sia interni che esterni.
Questi quattro tessuti fondamentali derivano dai tessuti o foglietti embrionali: l’ectoderma, il mesoderma e l’endoderma.
L’eritropoiesi è stimolata da un fattore ormonale, di natura glicoproteica, detto eritropoietina (EPO), il cui gene è localizzato sul cromosoma 7; in misura minore è prodotta anche dal fegato e dal cervello.
Il sistema vascolare linfatico è un sistema di drenaggio dei tessuti con un inizio ed una fase rappresentati, rispettivamente, dai capillari linfatici e dai due dotti linfatici. I capillari linfatici iniziano a fondo cieco nei tessuti periferici e ne drenano il liquido interstiziale in eccesso che, penetrando nel sistema vascolare linfatico, prende il nome di […]
L’emostasi è un meccanismo diretto a chiudere una lesione formatasi nella parete vasale. In tale processo un ruolo determinante è svolto dalle piastrine in quattro fasi: adesione, aggregazione, secrezione ed elaborazione di attività procoagulante.
Le piastrine si presentano come piccole masse colorate nei preparati istologici, sono elementi molto appiattiti con contorni lineari e geometrici, il che spiega il nome di piastrine. Nel sangue normale si ritiene che siano più o meno mezzo milione ogni mm3. Le piastrine si formano nel midollo osseo della disgregazione di porzioni del citoplasma di […]
I Monociti sono globuli bianchi, nello specifico sono leucociti.
Essi possiedono un unico grosso nucleo, spesso a forma di fagiolo, con cromatina fortemente addensata; il citoplasma contiene reticolo endoplasmatico, mitocondri e qualche incluso.
I globuli bianchi, detti anche leucociti, sono vere e proprie cellule.
L’emoglobina è un pigmento, contenuto nei globuli rossi, che conferisce al sangue il caratteristico colore rosso. Che cos’è l’emoglobina L’emoglobina è una cromoproteina, costituita da due paia di catene polipeptidiche dette globine uguali fra loro; a ciascuna di queste catene è attaccato un gruppo chimico, denominato eme.
Il siero rappresenta ciò che rimane del sangue dopo aver allontanato gli elementi figurati ed i fattori di coagulazione. La composizione del siero, pertanto, è sostanzialmente simile al plasma (sangue privo della componente corpuscolata), ma manca del fibrinogeno e di altre sostanze che intervengono nel processo di coagulazione. Semplificando ancor di più la definizione, il […]
Le globuline sono sostanze proteiche molto diffuse nelle cellule animali e vegetali, chimicamente assai eterogenee. Le globuline animali più conosciute sono l'ovoglobulina dell'uovo, la lattoglobulina del latte, la miosina del muscolo, la tireoglobulina della tiroide e le sieroglobuline, prodotte soprattutto dal sistema immunitario.