Il riflesso pupillare è un controllo del diametro della pupilla in risposta all’intensità della luce che arriva alla retina. Un aumento dell’intensità luminosa provoca il restringimento della pupilla permettendo l’ingresso di una minore quantità di luce; una diminuzione, ne provoca, invece, la dilatazione permettendo l’ingresso di una maggiore quantità di luce. Il tutto è dovuto ad alcune fibre che nel nervo ottico hanno tre destinazioni:
– Corpo genicolato laterale (e da qui alla corteccia) per le informazioni visive;
– Collicolo superiore (che va a comandare i nuclei dei nervi per i muscoli estrinseci dell’occhio) alla base dei riflessi optoconetici, saccaridici ecc.
– Nuclei del pretetto: le fibre retiniche informano della quantità di luce che ha raggiunto la retina e dal pretetto poi partono fibre per i nuclei dei nervi simpatici e parasimpatici per indurre miosi e midriasi.
Il riflesso pupillare alla luce che induce miosi è:
– Diretto: si ha miosi sullo stesso occhio colpito dalla luce.
– Consensuale: si ha miosi anche sull’altro occhio.
Questo perché le fibre del nervo ottico, attraverso la parte posteriore raggiungono anche i nuclei del lato contro laterale.
Questo riflesso quindi ha:
– Una componente afferente (rappresentata dalle fibre retiniche che raggiungono i nuclei del pretetto).
– Una componente effettrice viscerale (rappresentata dalle fibre parasimpatiche che originano dal nucleo mesencefalico di Edinger- Westphal, si fermano al ganglio ciliare e attraverso i ciliari brevi raggiungono il muscolo dello sfintere della pupilla).
Per cui:
se si fa luce in un occhio e non si ha miosi ci sono due probabilità:
1) Non funziona il nervo ottico.
2) Non funziona il terzo.
Però se si fa luce nell’altro occhio e in quello di prima c’è miosi vuol dire che il III è intatto ma sono le fibre ottiche ad essere lese. Oppure, se si fa luce in un occhio e non si ha miosi ma nell’altro occhio si ha miosi vuol dire che le fibre ottiche sono integre ma a non funzionare è il III omolaterale.
I nuclei di Edinger-Westphal e il centro cilio-spinale di Budge oltre che dal pretetto sono controllati anche dal fascicolo longitudinale dorsale e dal prosencefalico mediale che partono dall’ipotalamo e sono controllati gerarchicamente dal sistema limbico (dall’amigdala).