Fisiologia del Sonno

Il sonno è caratterizzato dalla sospensione  della coscienza e della volontà, indispensabile per il ripristino dell’efficienza fisica o psichica.

Il sonno ha queste caratteristiche:
– Si definisce  ATTIVO,  perché non siamo paralizzati, ma si innescano fenomeni metabolici fisiologici       endocrinologici (sintesi ormonali)
– È un meccanismo COMPLESSO altamente regolato e che coinvolge diversi gruppi neuronali.
– È composto da due fasi: il sonno REM (rapid eye movement) e il sonno non REM.
– Il ritmo sonno-veglia si divide in ritmo Circadiano e in ritmo Ultradiano.

Per quando riguarda l’ultimo punto, il ritmo circadiano consiste nella quantità e nella durata dell’alternanza tra sonno-veglia durante la notte. Tiene conto:
– Della temperatura corporea: questo è un altro parametro che varia durante la notte in quanto si abbassa;
– Della secrezione di alcuni ormoni: ACTH, LH, FSH, melatonina (La melatonina è forse il più famoso tant’è che alcuni farmaci, se non farmaci veri e propri, per il trattamento dell’insonnia sono a base di questo ormone), TSH.
– Delle variabili cardio-polmonari come la pressione arteriosa (di solito si ha una ipotensione), ma anche di altri fenomeni che non sono fisiologici, come l’infarto del miocardio che avviene di solito al risveglio. Anche la funzione polmonare si modifica.
– Del metabolismo di alcuni farmaci che avviene di notte.
– Della secrezione acida gastrica a livello del tubo gastro-enterico.
– Fino ad arrivare alla distribuzione delle varie fasi del sonno: Sonno REM e sonno NON –REM.

Cosa si definisce per ritmo ultradiano?
È la ciclica alternanza dello stato di veglia-sonno REM-Sonno NON-REM. La segmentazione del sonno non è una cosa univoca: le diverse fasi possono essere alternate tra loro. Le fasi del sonno sono:
– lo stato di veglia
– lo stato di sonno rem
– sonno leggero non REM
– sonno profondo non REM.

Dallo stadio di veglia appena ci addormentiamo, possiamo andare in una fase di sonno non REM leggero. A questo punto possiamo avere una fase di plateau, quindi cadere in un sonno profondo che dura alcune ore e ritornare ad un sonno leggero, ricadere nuovamente in un sonno profondo, poi andare in una fase REM che non avviene prima di 3-4 h della nostra durata del sonno e che di solito è più frequente verso la mattina al risveglio. Infatti la fase REM inizia dopo 3h dal sonno e diventa più frequente a 5 a 6 a 7 h, mentre il sonno profondo dopo le prime ore è scomparso. Se già non si verifica questa fisiologia del sonno abbiamo un disturbo. Qui rientrano tutte le insonnie, sia le parasonnie che le dissonnie.

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