Donne Medico

Fin dall’antichità, nel corso dei secoli, le donne medico subiscono forti discriminazioni che concedono loro solamente percorsi formativi timidi e insicuri e a volte clandestini; Accanto ai medici che praticavano la medicina (in particolare l’ostetricia e la pediatria), vi erano molte donne che teorizzavano e praticavano la medicina e le discipline affini come l’erboristeria e l’igiene. Il sapere è prerogativa dell’uomo,idea sostenuta nell’antichità, Aristotele attribuiva la definizione di “femmina come maschio deformato” ovvero “ l’anima origina dal seme dell’uomo”.

Margaret Wertheim: “il sesso femminile rappresenta una minaccia per colui che insegue la conoscenza e deve essere evitato il più possibile ”. La materia era considerata dai filosofi del tempo,compresi i Pitagorici, intrinsecamente femminile. Giamblico elenca gli allievi della Scuola Pitagorica ben 218 uomini e 17 donne.

Le pitagoriche più famose furono: Timica: moglie di Millia di Crotone; Filtide: figlia di Teofriodi Crotone e sorella di Bindaco; Occelo ed Eccelo: sorelle dei lucani Occelo ed Occilo; Chilonide: figlia di Chilone spartano; Miia: sorella di Pitagora,sotto il suo nome ci è giunta una Lettera a Tillide,sulla cura della prole. Maria Winkelmann: scoprì per prima una cometa che fu attribuita per molto tempo al marito Gottfried Kirk. Nelle divinità: Apollo: figlio di Zeus, patrono dell’arte sanitaria;

Artemide: sorella di Apollo, dea della fecondità; Atena: sorella di Apollo, raffigurata con il serpente; Persefone: figlia di Zeus, sindrome di Persefone; Afrodite: dea della fecondazione e della procreazione; Ilizia: figlia di Giove, dea del parto; Minerva: figlia di Giove, protettrice della medicina e dei medici.

Nella mitologia greca, Epione “che allevia il dolore”, principessa di Kos e moglie di Asclepio, il dio greco della medicina,ebbero 9 figli: 6 femmine tutte dedite alla medicina: Igea: personificazione della salute, della sanità fisica e spirituale;  Panacea: che aveva il dono di curare tutte le malattie;  Iaso: la personificazione della guarigione, aveva anche un santuario a Oropo; Egle: la madre delle Grazie; Meditrina: la guaritrice; Aceso:sovrintendeva al processo
di guarigione delle ferite.

Elena di Troia aveva frequentato corsi di medicina in Egitto, usava l’oppio i come medicamento. Una donna medico locrese vissuta nel 500 a.C. dettava sapienti regole sanitarie ed utilizzava le acque minerali in medicina. Merit Ptah: è la prima donna medico di cui si ha menzione.

Agnodice: fugge da Atene per seguire le lezioni di medicina ad Alessandria alla scuola di Erofilo di Calcedone. Ad Atene è vietato lo studio della medicina per le donne.

Ad Atene esercita la professione travestita da uomo, con molto successo soprattutto tra le donne. Scoperta viene processata e condannata a morte. Gli ateniesi insorgono ed ottengono la grazia e la possibilità,per Agnodice di esercitare la medicina.

Le donne medico nell’antica Roma: Acca Laurentia: grande guaritrice a Roma.
Scribonia Attice: ostetrica. Laide: praticava la terapia su basi empiriche. Metrodora  e Abtiochis: chirurgo

Ildegarda di Bingen di Magonza: Badessa in un collegio benedettino, mistica, medico, filosofo, cosmologo, scrisse molte opere di medicina e scienza. Introdusse il concetto che una donna malata è diversa da un uomo malato. Dorotea Bucca: insegnò medicina a Bologna. La prima donna a laurearsi a Padova fu Lucrezia Corner Piscopia: nel1678, periodo storico in cui nella quasi totalità delle Università d’Europa, alle donne non era consentito iscriversi. Fu una filosofa e astronoma, ricordata come la prima donna laureata al mondo.

Nell’Archivio Angioino vi è una documentazione sulla presenza di donne-medico tra il XIII e il XV secolo nel Regno di Napoli. 24 nomi di chirurghe sono tornati alla luce. 13 di esse possedevano una precisa licenza per praticare la chirurgia sulle donne ed occuparsi di precise questioni attinenti la ginecologia e le malattie delle mammelle.

Raimonda di Taverna : prima donna medico nominata da Carlo I d’Angiò.
Il Duca Carlo di Calabria conferì a Francesca, moglie di Matteo Romano, la Laurea in chirurgia.